lunedì 26 dicembre 2016
lunedì 19 dicembre 2016
sabato 17 dicembre 2016
"Tutto ha un prezzo a questo mondo e la sorte è tutto quello che la vita ci dà.Solo chi accetta le cose che non può cambiare e lotta per quelle che invece riesce a modificare è sulla strada giusta.I giusti sono coloro che credono nell'amore di Dio,nel progetto infinito della provvidenza e nel mistero della vita accettando ogni giorno il volto indecifrabile della sorte".Romano Battaglia
venerdì 16 dicembre 2016
martedì 13 dicembre 2016
domenica 11 dicembre 2016
Una canzone per te... unitamente a Jebena onlus promuovono anche quest'anno la raccolta giocattoli nuovi per i bambini del Bambino Gesù, in occasione delle feste natalizie. La consegna avverrà il 6 gennaio mattina. I punti raccolta sono quelli indicati sulle locandine affisse in numerose attività commerciali di Gallicano n. L. e Palestrina. Oltre quelli indicati segnalo anche la chiesa di S.Antonio a Palestrina (per desiderio espresso di Don Enrico P.) Qualora i giocattoli fossero in numero superiore al previsto provvederemo a donarli a bambini di case famiglia od orfanotrofi. Donare fa bene a se stessi oltre che agli altri se poi si parla di bambini e di bambini meno fortunati di altri allora....I figli sono figli di tutti e un loro sorriso è un nostro sorriso
mercoledì 7 dicembre 2016
lunedì 5 dicembre 2016
Accettare, Accogliere , non mettersi contro ! è la base per superare le difficoltà in molti campi della vita ; il non farlo crea una RESISTENZA che a sua volta ci distrugge dentro.
Affrontare gli abbandoni e la perdita di affetti, di situazioni, di cose , di parti di noi stessi con questo spirito positivo e costruttivo che sa accogliere proiettandosi verso l'apertura;
Un modo di guardare sotto una differente ottica per non morire ogni giorno, in continuazione ed inutilmente .........ma, per vivere così , bisogna prima accettare e guardare oltre il materiale, aprire la mente al nostro essere anche e soprattutto ENERGIA. Questo aspetto di noi ..lo dimentichiamo sempre troppo, chiusi come siamo in una casa/prigione con pareti spesse e limitanti ....
Sono sempre più convinta della "diversa frequenza" in cui semplicemente ci "spostiamo" al momento della morte, e che il problema del nostro vivere non sia morire ma al contrario saper vivere senza soffrire troppo, saper accogliere e ...saper lasciar andare .
Affrontare gli abbandoni e la perdita di affetti, di situazioni, di cose , di parti di noi stessi con questo spirito positivo e costruttivo che sa accogliere proiettandosi verso l'apertura;
Un modo di guardare sotto una differente ottica per non morire ogni giorno, in continuazione ed inutilmente .........ma, per vivere così , bisogna prima accettare e guardare oltre il materiale, aprire la mente al nostro essere anche e soprattutto ENERGIA. Questo aspetto di noi ..lo dimentichiamo sempre troppo, chiusi come siamo in una casa/prigione con pareti spesse e limitanti ....
Sono sempre più convinta della "diversa frequenza" in cui semplicemente ci "spostiamo" al momento della morte, e che il problema del nostro vivere non sia morire ma al contrario saper vivere senza soffrire troppo, saper accogliere e ...saper lasciar andare .
sabato 3 dicembre 2016
Ho la mente in fibrillazione per progetti già in cammino e per un altro che mi stà prendendo molto. Chiederò la collaborazione di chiunque vorrà partecipare. Alla base c'è comunque il concetto di dare e ricevere. E se va come penso e spero sarà una meraviglia per noi di Gallicano e a distanza per chiunque voglia prendere l'esempio. Ci rendera' migliori. Non mi sto inventando nulla, esiste già . Antonio mio sussurrami il coraggio per vedere oltre ❤
mercoledì 30 novembre 2016
SOLITUDINE MA NON DEPRESSIONE
Chi non ama la solitudine, non ama neppure la libertà, poiché soltanto quando si è soli si è liberi
Arthur Schopenhauer
Arthur Schopenhauer
La vita e costellata di solitudine.
A tutti capita di sentirsi soli, di provare quel senso di abbandono o di vuoto che a volte ci coglie anche quando siamo con altri.
E un fardello che portiamo spesso in un doveroso silenzio perché percepito solo da noi stessi.
È una sensazione che può essere angosciante e, per non esserne sopraffatti, cerchiamo di contrastarla immergendoci nel lavoro, negli hobby o mescolandoci tra la gente in luoghi affollati.
Ma se riusciamo a guardarla con altri occhi e a rinunciare all'illusione di cercare all'esterno un surrogato della completezza che non troviamo in noi, allora la solitudine diventa la dieta dell'anima e ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
A tutti capita di sentirsi soli, di provare quel senso di abbandono o di vuoto che a volte ci coglie anche quando siamo con altri.
E un fardello che portiamo spesso in un doveroso silenzio perché percepito solo da noi stessi.
È una sensazione che può essere angosciante e, per non esserne sopraffatti, cerchiamo di contrastarla immergendoci nel lavoro, negli hobby o mescolandoci tra la gente in luoghi affollati.
Ma se riusciamo a guardarla con altri occhi e a rinunciare all'illusione di cercare all'esterno un surrogato della completezza che non troviamo in noi, allora la solitudine diventa la dieta dell'anima e ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
I due più grandi doni che il Cielo possa fare a un'anima sono il silenzio e la solitudine.
Marcel Jouhandeau
Marcel Jouhandeau
Attraversiamo normalmente, per effetto dell’abbassamento dell’umore, dei brevi periodi in cui ci sentiamo tristi, stanchi, scoraggiati, amareggiati ed irritati, ma quando questa tristezza diventa duratura e associata ad un profondo pessimismo possiamo entrare nella depressione.
Questa, per quanto sgradevole e sofferta, è innanzitutto una risorsa del cervello, che attraverso di essa ci obbliga ad uno spazio di riposo, di riflessione, di ripensamento e di trasformazione che noi, travolti dallo stress quotidiano, siamo divenuti incapaci di darci.
E’ la voce arrabbiata dei nostri talenti inespressi, messi da parte troppo a lungo per far posto a modelli sbagliati e se da un lato è spesso necessario reagire con forza di fronte ad alcune situazioni della vita, dall'altro è proprio questo impedirci di vivere i momenti di crisi ad alimentare la depressione stessa.
Il momento di tristezza diventa quindi un'occasione e la crisi diventa uno strumento per rivedere la nostra vita e tentare di riorganizzarla.
Per cui mentre proviamo stanchezza, ansia, tristezza, irritabilità e ci sentiamo tesi, irrequieti e impazienti, sentiamo però di poter contare sulle nostre energie.
Invece, quando al contrario, la crisi è vissuta in modo passivo le nostre difese risultano inadeguate e i problemi diventano irrisolvibili.
Per vincere il “male oscuro” dobbiamo iniziare a dare retta alle nostre esigenze, ai nostri sogni e mettere noi stessi al primo posto, non dando ascolto a ciò che pensano gli altri di noi.
Questa, per quanto sgradevole e sofferta, è innanzitutto una risorsa del cervello, che attraverso di essa ci obbliga ad uno spazio di riposo, di riflessione, di ripensamento e di trasformazione che noi, travolti dallo stress quotidiano, siamo divenuti incapaci di darci.
E’ la voce arrabbiata dei nostri talenti inespressi, messi da parte troppo a lungo per far posto a modelli sbagliati e se da un lato è spesso necessario reagire con forza di fronte ad alcune situazioni della vita, dall'altro è proprio questo impedirci di vivere i momenti di crisi ad alimentare la depressione stessa.
Il momento di tristezza diventa quindi un'occasione e la crisi diventa uno strumento per rivedere la nostra vita e tentare di riorganizzarla.
Per cui mentre proviamo stanchezza, ansia, tristezza, irritabilità e ci sentiamo tesi, irrequieti e impazienti, sentiamo però di poter contare sulle nostre energie.
Invece, quando al contrario, la crisi è vissuta in modo passivo le nostre difese risultano inadeguate e i problemi diventano irrisolvibili.
Per vincere il “male oscuro” dobbiamo iniziare a dare retta alle nostre esigenze, ai nostri sogni e mettere noi stessi al primo posto, non dando ascolto a ciò che pensano gli altri di noi.
La vita è fatta di piccole solitudini.
Roland Barthes
Roland Barthes
Non dobbiamo mai consentire che scenda un velo di tristezza e di sconfitta sulla nostra giornata.
Niente dall’esterno può avere effetti su di noi a meno che non siamo noi a permetterlo.
Per scoprire cosa c‘è che non va non è necessaria alcuna particolare capacità intellettiva, basta ritrovare ed accettare i nostri limiti per valutare quanto siamo distanti dalla meta e, allo stesso tempo, confermare le nostre capacità, consentendoci di accrescere l’autostima in noi stessi.
Niente dall’esterno può avere effetti su di noi a meno che non siamo noi a permetterlo.
Per scoprire cosa c‘è che non va non è necessaria alcuna particolare capacità intellettiva, basta ritrovare ed accettare i nostri limiti per valutare quanto siamo distanti dalla meta e, allo stesso tempo, confermare le nostre capacità, consentendoci di accrescere l’autostima in noi stessi.
Interrogo la tristezza e scopro che non ha il dono della parola; eppure, se potesse, sono convinto che pronuncerebbe una parola più dolce della gioia.
Kahlil Gibran
Kahlil Gibran
sabato 26 novembre 2016
venerdì 25 novembre 2016
Vi e' una felicita' straordinaria nel rendere felici gli altri, a discapito delle nostre proprie sofferenze. La pena condivisa riduce a meta' il dolore, ma la felicita', una volta condivisa, si ritrova raddoppiata. Se volete sentirvi ricchi, non avete che da contare, tra tutta le cose che possedete, quelle che il denaro non puo' comperare. L'oggi e' un regalo, ed e' per questo che in molte lingue lo si chiama "presente".
La mente finge, o si convince, che vada tutto bene fin quando non c'è qualcosa che la tocca. Le canzoni, alcune in particolare, sono questo qualcosa. Esse attraversano i nostri sensi e vanno dirette dentro al cuore, laddove la mente non accede, e nel cuore risvegliano il sentimento sopito, lo riportano su, come un'onda anomala che scavalca il muro di quella strana tranquillità, e diventa lacrime sugli occhi.
Fabio Privitera
Fabio Privitera
mercoledì 23 novembre 2016
Tutta la natura mi riporta in me...respira, si muove e splende intorno a me come se niente fosse...non si rendesse conto dì noi..potrei starci male come fosse un suo comportamento poco rispettoso e invece credo che nessun testo potrebbe aiutarci dì più nel capire quanto la natura insegna che la vita va avanti ...anche lei subisce eppure torna a vivere e splendere anche. La sento saggia , mi affido a lei e già mi sento meglio.
sabato 19 novembre 2016
Ancora mi struggo per l'angoscia dei desideri,
ancora l'anima mia ti desidera,
e nella tenebra dei ricordi
ancora io rivedo il tuo volto...
Il tuo caro, indimenticabile volto,
che è sempre, e ovunque, davanti a me,
così inafferrabile, così immutato
come una stella nel cielo notturno.
Fedor Ivanovic Tjutcev
opera d’arte di Ann Marie Bone
ancora l'anima mia ti desidera,
e nella tenebra dei ricordi
ancora io rivedo il tuo volto...
Il tuo caro, indimenticabile volto,
che è sempre, e ovunque, davanti a me,
così inafferrabile, così immutato
come una stella nel cielo notturno.
Fedor Ivanovic Tjutcev
opera d’arte di Ann Marie Bone
lunedì 14 novembre 2016
QUANDO NON CI SARO' PIU'
Quando non ci sarò più....
quando le mie impronte
verranno cancellate dalla pioggia,
resterà la mia anima a vivere
ad amarti e ad ammirarti.
Ti assisterà nel tuo dolore
allevierà ogni tua lacrima
ti proteggerà dal male e dalla menzogna
renderà meno pesante la tua solitudine.
Ti darà forza e coraggio
ti darà sogni tranquilli
ti restituirà il sorriso e ti farà felice
ti farà vivere la vita fino alla fine.
Ti farà capire che nella vita tutto è precario
che devi accettare sia la fortuna
sia l'angoscia sia il dolore,
che l'immagine sbiadita di chi non c'è più
è anch'essa vita e non ricordo.
Ti insegnerà a vivere con ciò che fù
che la realtà non è un sogno,
che tutto il bello successo ieri
vive per sempre in noi.
Per me , per te, continua.
Perchè solo in tal modo vivrò anche io
guardando il mondo attraverso i tuoi occhi
accompagnandoti nei tuoi sogni.
Drazan Gunjaca
ti darà sogni tranquilli
ti restituirà il sorriso e ti farà felice
ti farà vivere la vita fino alla fine.
Ti farà capire che nella vita tutto è precario
che devi accettare sia la fortuna
sia l'angoscia sia il dolore,
che l'immagine sbiadita di chi non c'è più
è anch'essa vita e non ricordo.
Ti insegnerà a vivere con ciò che fù
che la realtà non è un sogno,
che tutto il bello successo ieri
vive per sempre in noi.
Per me , per te, continua.
Perchè solo in tal modo vivrò anche io
guardando il mondo attraverso i tuoi occhi
accompagnandoti nei tuoi sogni.
Drazan Gunjaca
domenica 13 novembre 2016
Ho visto tanti figli morti...
Non il mio
Ho sentito tante urla di madri...
Non le mia
Ho visto e saputo di tante famiglie distrutte...
Non sarà così per la mia
Non mi fermerà nessuno, se non Dio
Disegnero', scriverò e canterò per te
Amore mio....
Non esiste distanza che ci può separare e impedire di continuare ad amarci ed occuparci di noi
Il mio grido di dolore sarà un canto d'amore
E dal mio dolore io rinascero'
A mio figlio Antonio
con tutto l'amore del mondo
Per mio figlio Andrea
Con tutto l'amore del mondo
Non il mio
Ho sentito tante urla di madri...
Non le mia
Ho visto e saputo di tante famiglie distrutte...
Non sarà così per la mia
Non mi fermerà nessuno, se non Dio
Disegnero', scriverò e canterò per te
Amore mio....
Non esiste distanza che ci può separare e impedire di continuare ad amarci ed occuparci di noi
Il mio grido di dolore sarà un canto d'amore
E dal mio dolore io rinascero'
A mio figlio Antonio
con tutto l'amore del mondo
Per mio figlio Andrea
Con tutto l'amore del mondo
giovedì 10 novembre 2016
lunedì 7 novembre 2016
Chiedi e ti sarà dato. E così è stato per me, e sarà così anche per voi madri per sempre madri. Il nostro concerto lo potrete organizzare contando sulle tante anime pronte a cantare e suonare per i nostri figli. Il mondo è ancora pieno di brava gente. Questa canzone che ho voluto per dedicarla a tutte voi, ne è un esempio. Tu hai un amico
Un momento della serata dove si è voluto movimentare un po' il concerto. Ho trovato dei tesori veri, si sono esibiti per solidarietà, affetto nei confronti miei, per tutti i figli in cielo, senza chiedere nulla in cambio. Un concerto ben riuscito. Avanti allora mamme, anche voi siete circondate da anime pronte ad aiutarvi. Datevi da fare . Una Canzone per te vi aspetta. Iniziate ad organizzare senza paura di non riuscire. Piano piano le cose si aggiustano e tutto prende forma. Ci ritroveremo tutte insieme sotto il palco. Io vi sarò vicino
giovedì 3 novembre 2016
mercoledì 2 novembre 2016
Ci sono momenti in cui credo ci si debba fermare, anche materialmente intendo, non c'è nulla al mondo di più importante della consapevolezza della calma e quiete interiore, ascoltiamo l'istinto, quello primordiale, la nostra vera essenza, quella più nascosta non visibile e animalesca.
Non v'è nessuna ragione per correre insistentemente verso buchi neri di ignote vicissitudini, la vera scoperta credo sia l'equilibrio tacito della mente atto a sviluppare il sesto senso , capace di riorganizzare gli strati della mente alla pace interiore ed esteriore.
Visionaria?
No consapevole.... che di vite ne abbiamo a disposizione una sola, non come i fortunati amici gatti che ne hanno sette.....
Non pensate al passato, guardate avanti al futuro e sperare sempre aiuta, poichè non v'è nessuno che pensi a voi quanto voi stessi.
Meditate gente.... meditate...
D.R.M.
Daniela Rocca Manzini
Non v'è nessuna ragione per correre insistentemente verso buchi neri di ignote vicissitudini, la vera scoperta credo sia l'equilibrio tacito della mente atto a sviluppare il sesto senso , capace di riorganizzare gli strati della mente alla pace interiore ed esteriore.
Visionaria?
No consapevole.... che di vite ne abbiamo a disposizione una sola, non come i fortunati amici gatti che ne hanno sette.....
Non pensate al passato, guardate avanti al futuro e sperare sempre aiuta, poichè non v'è nessuno che pensi a voi quanto voi stessi.
Meditate gente.... meditate...
D.R.M.
Daniela Rocca Manzini
venerdì 28 ottobre 2016
Non dimenticare che la causa del tuo presente é il tuo passato, come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno. Impara a nascere dal dolore e ad essere piú grande, che è il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio e sarai libero e forte e finirai di essere una marionetta delle circostanze, perché tu stesso sei il tuo destino.
(Non incolpare nessuno - Pablo Neruda)
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno. Impara a nascere dal dolore e ad essere piú grande, che è il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio e sarai libero e forte e finirai di essere una marionetta delle circostanze, perché tu stesso sei il tuo destino.
(Non incolpare nessuno - Pablo Neruda)
Qui siamo a Cotignola (Ravenna) dove Gabriella Tanesini ha sentito di organizzare il concerto, per la sua Matilde, condividendo, omaggiando tutti i figli in cielo. la prima volta, con tanta solidarietà e tanta emozione
Quando si riesce a trasmettere un messaggio, si trasmette verità
Quando si riesce ad emozionare gli altri si trasmette purezza
Quando le proprie lacrime profumano di amore si è madre mille e mille altre volte ancora Quando poi si ha una forza unica e incredibile, quando il dolore che si è provato e che si proverà per sempre diventa coraggio, passione, amore per gli altri, allora e solo allora si è grandi di una grandezza che permette ai sogni di diventare realtà, ai sorrisi di asciugare le lacrime....Volevo ringraziarti per quello che mi hai trasmesso, per la gentilezza e le carezze che ci hai saputo regalare in una serata che ha messo a tacere ogni ipocrisia e ha ridato speranza a chi ancora crede che qualcuno su quella nuvola ci guarda sempre ......non so cosa significhi amore a modo mio ho conosciuto il dolore, quando la natura gira al contrario tutti diciamo che non ci sono parole per spiegarselo, tu invece sei riuscita a trovarle e sicuramente tuo figlio sarà stato orgoglioso e fiero di te Vedrai continuerà a chiamarti ancora amore e le tue parole " bello de mamma " arriveranno a lui ogni volta che ne avrà bisogno....Grazie ancora un abbraccio
Quando si riesce ad emozionare gli altri si trasmette purezza
Quando le proprie lacrime profumano di amore si è madre mille e mille altre volte ancora Quando poi si ha una forza unica e incredibile, quando il dolore che si è provato e che si proverà per sempre diventa coraggio, passione, amore per gli altri, allora e solo allora si è grandi di una grandezza che permette ai sogni di diventare realtà, ai sorrisi di asciugare le lacrime....Volevo ringraziarti per quello che mi hai trasmesso, per la gentilezza e le carezze che ci hai saputo regalare in una serata che ha messo a tacere ogni ipocrisia e ha ridato speranza a chi ancora crede che qualcuno su quella nuvola ci guarda sempre ......non so cosa significhi amore a modo mio ho conosciuto il dolore, quando la natura gira al contrario tutti diciamo che non ci sono parole per spiegarselo, tu invece sei riuscita a trovarle e sicuramente tuo figlio sarà stato orgoglioso e fiero di te Vedrai continuerà a chiamarti ancora amore e le tue parole " bello de mamma " arriveranno a lui ogni volta che ne avrà bisogno....Grazie ancora un abbraccio
E questo è Il mio canto d'amore, scritta per mio figlio . Questa canzone aprirà ogni concerto che farò io e chiunque di voi voglia condividere questo peso con altre mamme organizzandone uno nel proprio paese o città. Occuparsi di tale evento sarà terapeutico per la nostra anima. Arriveremo ovunque, volere è potere . Saremo unite, potete chiamarmi per parlarne. Il simbolo dell'araba ci rappresenta e accompagna ed io vi sarò accanto
Grazie Corrado Falconi per questa dedica che mi ha commosso non poco pensando al mio amato e adorato figlio e a tutte le mamme che soffrono. A loro la rivolgo perche' anche dal vostro sostegno noi traiamo forza e coraggio per tornare a sorridere. Se io sorrido anche mio figlio sorride e questo mi appaga.
venerdì 14 ottobre 2016
GUARDO IL CIELO
di Miriam Maria Santucci
Guardo il cielo, nella notte,
e gli affido una preghiera
e se tu mi penserai
vedrai un'anima sincera.
Anche oggi, come allora,
parlerò con il tuo mare
e se tu mi penserai
sentirai le mie parole.
Ho gettato tra le onde
la tristezza dell'addio
e ho affidato ai suoi abissi
il timore dell'oblio...
(1969)
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