giovedì 7 gennaio 2016


È difficile essere obiettivi Quando si è mutilate, senza pelle come noi dove regna il dolore perenne e si sta' qua' e "la" contemporaneamente. Quando vorresti raggiungere la tua anima ma poi (per fortuna)resisti e anzi vivi come se niente ti fosse successo. RAGIONARE per non avere comportamenti delittuosi verso chi rimane. Soprattutto verso gli altri figli. Più volte ho detto che non posso pensare al morto e non al vivo . Scusate la crudezza ma sono una diretta...bestemmiare Dio perché non ha impedito "la cosa" o odiare e condannare chi materialmente ha commesso ...e poi fare lo stesso noi con chi rimane? Perché deprimere gli altri figli o comunque provocargli sofferenze allontanandosi da loro quindi non amarli, in un momento difficile anche per loro, è mettersi sullo stesso piano di chi riteniamo la causa del nostro dramma. Poveri figli, ma quanto devono sopportare? MAI! La mente ci dice cose che viste da fuori sono assurde e noi dobbiamo captarle per evitarle. Come il bisogno di parlare, sfogarsi con gli amici dei nostri angeli...catturarli quasi per sentir parlare di loro...riuscire a capire il confine tra una cosa normale e una invece patologica. O tenersi aggrappati ai fidanzati e rendere questi quasi schiavi di questa idea. Nooo assurdo ,ingiusto e patetico tutto. Per tutti. È difficile scrivere quindi pensare così, perché si ha la sensazione di abbandonare il proprio figlio ulteriormente. Di perdere quel filo sottile che ci tiene ancora uniti. Quando invece daremmo la nostra vita per rivederli e tenerli stretti un'altra sola volta e odorare e baciare la loro pelle . Non puoi capire certe cose a meno che anche tu le stia vivendo. Ci violente remo ogni giorno perché siamo madri appunto MA MADRI DI CHI RIMANE E SOPRATUTTO di loro. E quando ci chiedono come stai , a testa alta rispondiamo Bene. Gli altri non sanno che noi siamo "diversamente presenti" (perdonatemi la nota umoristica)



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